Condannati da un rigore dubbio, la svolta non arriva
Un rigore apparso quantomeno dubbio condanna il Rovigo in una partita in cui non aveva mai corso rischi, al contrario creandone, pur non eccellendo sul piano del gioco. Mister Rossitto conferma la formazione tipo per quanto riguarda il reparto arretrato, in mediana si affida a Rossitto – Corteggiano, con Secli numero 10 e sulle fasce punta su Marlon a destra e Yara a sinistra. Unica punta Dos Santos.
Primo tempo a lungo avaro di emozioni, da evidenziare solo, nei primi minuti, una bella discesa di Marlon che va sul fondo e mette in mezzo, la difesa avversaria spazza. Nel finale, si scatena Yara: prima, al 39’ pt, sfonda e scaglia una fiondata che il portiere avversario devia in angolo con la punta delle dita, al 42’ invece salta secco ancora una volta l’avversario e mette in mezzo, ma c’è un rimpallo sfortunato.
Alla ripresa Mister Rossitto inserisce Granado, pur convalescente, per dare maggiore peso all’attacco. Ma al 15’ st è ancora Yara a spuntare alle spalle del marcatore su cross e concludere di prima intenzione: parata. Al 24’ st l’episodio che cambia la partita: sull’avversario lanciato a rete Lombardi esce a terra con sicurezza e devia la palla, ma l’arbitro fischia rigore. Sottovia trasforma.
Il Rovigo a questo punto preme ancora di più, ma non riesce a pareggiare: al 41’ st una bella punizione di Danza esce per questione di centimetri, al 47’ st proteste del Rovigo per un tocco di mano in area Cadoneghe. Al 50’ st Srzentic stacca in maniera imperiosa ma il portiere è attento, così come il minuto dopo su tap in di testa ravvicinato di Rossitto. Finisce così.